L’omofobia invisibile si riferisce a comportamenti considerati normali e accettati dalla società, sebbene dannosi per le persone LGBTQIA+ (o percepite come tali). La differenza tra l’omofobia che si percepisce e quella invisibile è che la prima è intenzionale e facilmente riconoscibile come negativa (anche proibita in determinate circostanze), mentre la seconda è solitamente non intenzionale, difficilmente distinguibile o provata, e socialmente accettabile in una società etero-cis-normata. Alcuni esempi di cosa sia l’omofobia invisibile sono: battute omofobe, evitare il contatto con persone LGBTQIA+ (o percepite come tali) anche semplicemente cambiando marciapiede, oppure decidere di non fare amicizia con una persona che non si identifica come eterosessuale e/o cisgenere. Questi comportamenti possono portare all’esclusione, all’ansia e influenzare il benessere di coloro che le vivono.